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domenica 21 marzo 2010

DI PIETRO A CINISELLO : SIAMO NOI LA RESISTENZA CONTRO IL REGIME


L'uragano Antonio Di Pietro, si è abbattuto su Cinisello lo scorso 20 Marzo. In Villa Ghirlanda, in una Sala dei Paesaggi gremita all'inverosimile, il presidente di IDV ha messo un pò di pepe su una campagna elettorale, fin troppo congelata tra par condicio e liste escluse.
Di Pietro ha ribadito le perplessità sulla manifestazione del PDL, organizzata a Roma. "Berlusconi ha detto che questa manifestazione è stata organizzata contro i giudici e la sinistra. Questo è un fatto grave. Un potere dello Stato, quello esecutivo, manifesta contro un altro potere dello Stato, quello giudiziario. In un paese normale-continua Tonino- il primo Ministro, sarebbe già stato messo in stato d'accusa dal Parlamento."
Alla serata era presente Stefano Zamponi, candidato capolista IDV nella circoscrizione Milano e provincia per il Consiglio regionale lombardo . Zamponi ha illustrato la sua attività nella scorsa legislatura, come consigliere in Regione.
" Essendo solo-spiega-spesso mi sono trovato in grosse difficoltà, per la mia battaglia sulla trasparenza e la legalità. Non ho avuto molto sostegno nemmeno dai colleghi dell'opposizione."
Malgrado tutto ciò, Zamponi ha ottenuto la riduzione delle spese di trasferta dei consiglieri. Una cifra che ammonta a circa 200mila euro.
Il consigliere regionale ha proseguito, illustrando i provvedimenti giudiziari che hanno coinvolto esponenti del PDL in Lombardia. Inquietante il fatto che il Governatore Formigoni abbia affidato, dopo la condanna, ad alcuni di questi personaggi incarichi di responsabilità pubblica.
Anche Daniela Gasparini, sindaca di Cinisello, ha voluto esprimere il proprio apprezzamento al Di Pietro ministro,conosciuto quando era assessore provinciale. "Grazie al quale-dice la Gasparini-non si sarebbero sbloccati i cantieri dell'autostrada MI-BG e di altre infrastrutture, di cui oggi Formigoni si vanta "
GF-Circolo Astrea

venerdì 5 marzo 2010

LISTE ESCLUSE PDL: CHE IMPORTA SE IL TIMBRO E' TONDO O QUADRATO ?

Quello che sta accadendo nel nostro Paese, in queste ultime ore, a proposito dell’esclusione di alcune liste del centro-destra alle prossime elezioni regionali, ha qualcosa di incredibile,grottesco ed arrogante nello stesso tempo.
Incredibile constatare, quali incompetenti e pressappochisti, si annoverano nelle file del Pdl. Non in grado di verificare la validità di una firma, alcune senza il numero di documento identificativo altre senza indicare il luogo della stessa.
Grottesche le giustificazioni. In fin dei conti che male c’è, andare a farsi uno spuntino al bar anzichè, consegnare entro i termini le liste. Anche se il ricorso è stato ammesso, è’ evidente che esiste un persistente malessere nel Lazio, all’ interno degli “azzurri”, per la candidatura della Polverini, considerata troppo a sinistra. Non dimentichiamoci gli editoriali di Vittorio Feltri,giornalista di casa Berlusconi, contro la sindacalista. In Lombardia la lista Formigoni, che ha uno slogan elettorale indicativo “con noi tutto è possibile”, ha saputo fare di peggio. Il ricorso è stato respinto dai giudici, perché hanno verificato che le firme irregolari, sono superiori a quelle conteggiate precedentemente…
In tutto questo circo, inquietano i toni dei dirigenti Pdl. Insomma, la responsabilità non è di chi disattende le norme. I radicali sono stati esclusi per lo stesso motivo e tempo addietro, anche l’UDC fu esclusa alle amministrative nel trentino. Poiché “loro” sono un po’ meno eguali degli altri, meglio fare una leggina ad hoc ( una più una meno,cosa cambia ) che scavalchi i meccanismi di controllo.
Alcuni giorni fa, la seconda carica dello Stato aveva detto “si badi alla sostanza e non alla forma”. Oggi i vertici del Pdl dicono che “non si deve decidere in base a un timbro tondo o quadrato”. La discussione si potrebbe chiudere rapidamente ricordando che in democrazia - e solo in democrazia – la forma è sostanza. Ma forse vale la pena di inserire un corollario.
Se chi governa un paese dice che non conta se un timbro è tondo o quadrato, se una firma c’è o non c’è, se si arriva in tempo o in ritardo, chi glielo spiega poi ai cittadini che è loro dovere pagare le tasse nei tempi fissati, presentare le domande per le badanti entro la scadenza, conciliare la multa entro i 60 giorni previsti?

GF -Circolo Astrea