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domenica 15 marzo 2009

Parliamo di sanità

L'aula di Palazzo Madama ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza. Il testo, che ora dovrà passare all'esame della Camera, prevede tra l'altro la possibilità per i medici di denunciare gli irregolari. Questa, secondo me, è una norma vergognosa e razzista, e penso che molti colleghi si riconoscano in questo. Il medico non fa il delatore, costringendo i clandestini a non farsi curare per paura, venendo così contro ai più elementari diritti umani, che vengono prima di quelli della cittadinanza. Questa norma straccia il Codice Deontologico dei medici e si corre il rischio di incentivare una medicina parallela che gli illegali utilizzeranno per non trovarsi ad essere denunciati se vanno in ospedale o da un medico. Il rischio è che clandestini con malattie che portano dal loro paese non si faranno curare con conseguenze per la stessa sanità pubblica. Non è accettabile l'obbligo per i medici di denunciare gli immigrati irregolari che devono pure pagare la visita. Non possiamo assolutamente mettere i medici contro i clandestini. E' un rischio di catastrofe sanitaria. Va contro il principio base della tutela della salute. Sul profilo etico l'immagine che ne esce è quella di un sistema che forse perde colpi sul piano dell'accoglienza. D'altronde, se viene da noi un clandestino accoltellato o picchiato, abbiamo già l'obbligo di referto. Ma allargare questa norma a tutti i clandestini mi sembra sia un vulnus alla ragione e alla coscienza.
Io invito tutti i Medici di Cinisello Balsamo e non solo, all'obiezione e alla disobbedienza civile se il provvedimento dovesse essere approvato in via definitiva alla Camera. Il governo straccia la Costituzione che riconosce il diritto alla salute come un diritto della persona, un diritto di tutti, compresi gli stranieri ed i clandestini. Si vuole affidare ai medici la scelta di denunciare i loro pazienti. Secondo me e tutti medici che io conosco e apprezzo, l'unico modo giusto e civile per fare medicina è garantire a tutti la migliore assistenza possibile senza distinzione riguardo al colore della pelle, sesso, convinzioni politiche, religiose o culturali.
Sono certo che i Medici Italiani agiranno nel rispetto del giuramento di Ippocrate, della Costituzione e della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.


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