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domenica 19 giugno 2011

A BREVE RIPRISTINATE LE FERMATE DELLA LINEA 222


Gli assessori alla mobilità del Comune di Cinisello Balsamo e della Provincia di Monza e Brianza si sono incontrati sul tema trasporti
Avviato verso la soluzione il problema della soppressione delle fermate della Linea Z222 all’altezza dei quartieri di Casignolo e Robecco sul territorio di Cinisello Balsamo, a seguito dei lavori di riqualificazione della Strada SS36.
Le fermate che da lunedì 13 giugno sono state eliminate per l’avvio della cantierizzazione per la realizzazione del sottopasso di collegamento tra le vie Casignolo e De Vizzi saranno riposizionate deviando su percorsi alternativi la tratta ad oggi percorsa dagli autobus. Questo il frutto dell’accordo tra gli assessori alla mobilità del Comune di Cinisello Balsamo, Davide Veronese, e della Provincia di Monza e Brianza, Francesco Giordano, tenutosi nel pomeriggio di ieri.
Nella giornata di lunedì 13 giugno si è tenuto un incontro tecnico di convalida della soluzione individuata dalle due Amministrazioni. Oltre ai tecnici del Comune di Cinisello Balsamo e della Provincia di Monza e Brianza, saranno presenti anche quelli di Anas, del Comune di Monza e della Società Brianza Trasporti.
“Un’opera di importanza nazionale come la riqualificazione della SS36 - dichiara l’assessore Veronese – porterà sicuramente notevoli benefici per i cittadini e le imprese di Cinisello Balsamo e Monza. I disagi, però, che oggi gli stessi sono costretti a subire quotidianamente sono gravosi e molteplici: non solo la congestione del traffico, l’inquinamento e il rumore sotto casa, ma anche una ricaduta in termini economici per le loro attività. A ciò si aggiungono i costi dei servizi che si devono accollare le Amministrazioni locali e che inevitabilmente ricadono sulla collettività. L’impegno che ci si è assunti è per una riattivazione del servizio entro circa una settimana”.
“La Provincia di Monza e Brianza si è da subito data disponibile per cercare una soluzione alla problematica – aggiunge l’assessore Giordano –. La risposta è stata possibile grazie ad una collaborazione efficace tra Amministrazioni nell’interesse dei cittadini. E’ sempre stata nostra premura quella di limitare i disagi per questa opera di riqualificazione viabilistica per tutti i cittadini: sia quelli monzesi che quelli della vicina Cinisello Balsamo”.

domenica 12 giugno 2011

VILLA RACHELE SARA' TELERISCALDATA DAL PROSSIMO INVERNO


Già a partire dalla prossima stagione termica le vie Sabotino, Fulvio Testi e San Giovanni Bosco potranno essere servite da teleriscaldamento, questo l’impegno formale preso dalla società A2A che utilizzerà la rete e gli impianti funzionanti presso il Comune di Sesto San Giovanni.
L’obiettivo perseguito dall’Amministrazione comunale è stato quello di riuscire ad andare incontro alla richiesta dei cittadini che risiedono in queste vie ai confini con Sesto San Giovanni e che vengono ancora serviti da caldaie a gasolio. L’allacciamento completo alla rete degli edifici nelle altre aree sarà realizzata per lotti successivi e completata nel 2015.
“L’utilizzo dell’energia prodotta dalla centrale di Sesto San Giovanni - dichiara il Sindaco Daniela Gasparini – rappresenta per noi un grande vantaggio da un punto di vista ambientale, in questo modo si apre una opportunità di collaborazione con l’amministrazione sestese, sono infatti convinta che il tema dell’energia debba essere affrontato con politiche di sistema”.
L’assessore all’Ecologia e Ambiente Lorena Marrone aggiunge che “la fornitura complessiva di calore della rete di teleriscaldamento basata anche sull’uso del geotermico e del recupero di calore, oltre che sull’impianto di cogenerazione, è in grado di garantire un bilancio energetico ed emissivo particolarmente interessante, infatti è prevista a regime una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 49% delll’emissioni complessive senza teleriscaldamento”

lunedì 6 giugno 2011

GAME OVER :MILANO E NAPOLI DANNO UN CALCIO AL BERLUSCONISMO


Indro Montanelli, scrisse che preferiva essere governato da un ladro anziché da un idiota. Da questo punto di vista, non possiamo lamentarci. Il governo dell'ultimo decennio non ci ha fatto mancare nulla.
Come in una sorta di catarsi, milanesi e napoletani hanno sciolto l'incantesimo voltando le spalle a Berlusconi.
La capitale del Nord, è stata culla di eventi che hanno scritto una pagina significativa della nostra storia. Il fascismo, il primo sindaco di centro-sinistra, Tangentopoli. Il trionfo della Lega con Formentini e naturalmente il Berlusconismo. Ora è iniziato un nuovo capitolo.
Sono un milanese tornato a vivere in città da otto anni ma ci sono nato e cresciuto. Mai come negli ultimi anni ho avuto la sensazione di una Milano depressa, grigia, senza idee.
L'Expo, impantanato nella questione delle nomine. Il sindaco Moratti condannato dalla Corte dei Conti ad un risarcimento di circa ottantamila euro, per l'utilizzo allegro delle consulenze professionali. L'eco pass, gestito solo per fare cassa e con tante di quelle deroghe da renderlo inutile. Il menefreghismo nei confronti dei cittadini (solo auto blu e l'orgoglio di non aver mai fatto la spesa in un supermercato ), la mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni ( 7% di presenze in Consiglio comunale ).
Comportamenti coerenti con la miopia di chi ha considerato gli elettori milanesi, cittadini senza cervello. Votanti a prescindere, qualsiasi cosa non arrivi da sinistra.
Si sgretola un sistema di potere ed un modello politico che pareva invincibile. Insieme a questa rinascita milanese, si stravolge la geografia politica del Sud, con il tornado De Magistris a Napoli che spazza via, in un colpo solo, bassolinismo e cosentinismo, cioè due nomenklature che per anni si sono contese un territorio dominato dall'uso politico della criminalità e della mondezza.
Se Atene piange, Sparta non ride. A dispetto dei giudizi di Bossi, perde anche la Lega. Sbaragliata ovunque, nel cuore profondo della sua enclave elettorale. Un sacrificio troppo alto, un abbraccio mortale in cambio di un federalismo che è una scatola vuota. Il Senatur sarà tentato nel tornare all'antica vocazione leghista, che esige un movimento libero anche se qualche volta irresponsabile.
Una riflessione deve essere fatta anche sul versante del centrosinistra. Il PD è stato clamorosamente sconfessato sulle scelte. Di Pietro e Vendola sono i veri propulsori di questa rinascita. Hanno avuto il coraggio di rompere gli schemi.
IDV a Napoli si è battuta per la discontinuità, presentando un outsider che ha travolto tutto. Mentre a Milano ha sostenuto la candidatura di Pisapia fin dalle primarie. Candidati credibili, programmi politici concreti e realizzabili. Probabilmente è da qui che dovremo ripartire, per la costruzione dell’alternativa
Giuseppe Folchini