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mercoledì 22 aprile 2009

I licenziamenti silenziosi della Nokia-Siemens


C'era una volta... Un sito di ricerca e sviluppo della Nokia-Siemens, in via Monfalcone. E'stato dismesso, sapete com'è questa crisi !
Questi sono i commenti,per ora immaginari,che andremo a fare tra qualche mese se le cose andranno come vorrebbero i manager del gruppo.
I dipendenti della divisione ricerca e sviluppo (NSN) hanno ingaggiato una battaglia contro le cosidette politiche di ristrutturazione,note anche come tagli indiscriminati.
Questo malgrado,secondo i lavoratori, i buoni risultati.
Due anni fa la società impiegava 1300 risorse, ora sono 1000.Per 400 consulenti a fine anno non sarà rinnovata la collaborazione.L' obiettivo è di mantenere 150 persone impiegate nella struttura.Ci si è ben guardati dalle comunicazioni ufficiali, incentivando semplicemente le dimissioni.
Prima domanda: 400 consulenti (contratti a progetto,co.co.co,ecc)sono una percentuale significativa rispetto al totale delle risorse. E' la solita carnevalata per non assumere,"consulenti" che comunque sono utilizzati come dipendenti?
Seconda domanda : ridurre a 150 le unità nella struttura ideata per oltre mille persone, non è altro che un alibi per chudere la stessa?
Lo scorso 26 Marzo i lavoratori organizzano una manifestazione di protesta. Non c'è nessuno...tranne i reparti della Polizia I lavoratori NSN devono affrontare un altro nemico,rappresentato dell'indifferenza. Terreno fertile per l'azienda che vuole trasferire in India, Cina, Vietnam ecc
Terza domanda :si può pensare che la chiusura o comunque ii ridimensionamento di una delle società più importanti del territorio,passi totalmente innoservata?
Il tessuto economico cinisellese è già particolarmente provato dalla crisi economica,l'uscita di scena della Nokia-Siemens,sarebbe un durissimo colpo.
Tutto questo in barba al protocollo d'intesa, sottoscritto da Nokia-Siemens presso la Presidenza del Consiglio. Naturalmente il protocollo prevedeva, il mantenimento degli investimenti e dei livelli occupazionali...

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono un ex dipendente Siemens (una volta ICN) ed è triste vedere come tutto sia cambiato in pochi anni, da quando me ne sono andato da Milano.....

Anonimo ha detto...

un anno e chiudono tutto!!!!

Anonimo ha detto...

Purtroppo NSN è destinata a chiudere...nel giro di pochi mesi fuori la maggior parte dei consulenti. Resteranno qualche centinaio di dipendenti...tante potenzialità e professionalità a spasso...

Anonimo ha detto...

peccato, la ricerca e soprattutto le telecomunicazioni in Italia stanno morendo e soprattutto le fanno morire. Il governo, e non e' un discorso di parte politica, dovrebbe salvaguardare la ricerca e la tecnologia nei momenti di crisi e non solo dare soldi alle banche

Anonimo ha detto...

impossibile salvare la ricerca di un'azienda straniera......quando la testa dell'azienda è fuori italia...

Anonimo ha detto...

Guardali negli occhi

Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l'invasore
e tu madre perché non sei morta
e tu padre perché vivi ancora
per vedermi torturato
per vedermi condannato
oh partigiano portami via
che mi sento di morire
e ricordo la guerra di Etiopia
la conquista di Addis Abeba
l'Albania, la guerra di Grecia
ho memoria di guerre razziali
italiani mandati al macello
sangue del nostro sangue
nervi dei nostri nervi
oh partigiano portami via
che mi sento di morire
oh partigiano portami via

Il bersagliere ha cento penne
E l'alpino ne ha una sola
Il partigiano ne ha nessuna
E sta sui monti a guerreggiare
Lassù sui monti vien giù la neve
La tormenta dell'inverno
Ma se venisse anche l'inferno
Il partigiano rimane là
Quando poi ferito cade
Non piangetelo dentro al cuore
Perché se libero un uomo muore
Non gli importa di morire

Luca

Anonimo ha detto...

la testa dell'azienda puo' essere anche fuori dall'Italia ma se un governo serio si impegnasse non si farebbero morire le aziende. La Spagna ha ottenuto che l'Audi costruisca le proprie nuove vetture Q3 in terra Iberica. Ma purtroppo per l'Italia mentre loro hanno Zapatero che pensa al bene del paese, indovinate chi abbiamo noi????

Anonimo ha detto...

Che l' IDV denunci cosa sta accadendo all Nokia-Siemens a Cinisello è meritevole, visto il silenzio di Governo, Sindacati ed opposizione, di fronte alla rapina da parte dei finlandesi di Nokia di uno dei patrimoni di "Know-how" delle Telecomunicazioni costruito in più di 50 anni di attività di Ingegneri e Tecnici Italiani attarverso le società GTE, Siemens, Italtel. Ma ora l'IDV deve anche dimostrare che non è solo propaganda elettorale a sua esclusiva immagine, COINVOLGENDO il PD in una battaglia comune in tutte le trasmissioni televisive fino al risultato finale di IMPORRE con incentivi e mezzi necessari ai finlandesi di ritornare sulle loro posizioni, oppure di trovare accquirenti come per ALITALIA.

Anonimo ha detto...

Da quando seguo le vicende della Nokia-Siemens, la cosa che mi ha colpito maggiormente è stata l'indifferenza delle forze politiche.Concordo che un azione politica efficace,nell' interesse dei lavoratori,dovrbbe essere condivisa anche dal PD e dai sindacati.Noi siamo aperti ad ogni azione costruttiva. Non sono così certo che PD e sindacati,parlo dei livelli regionali non della RSU,abbiano intenzione di sostenere insieme questa lotta. A quanto pare rivendicano una sorta di monopolio nella difesa dei diritti dei lavoratori...
Giuseppe Folchini

Anonimo ha detto...

Mi dispiace dire che il problema principale in tutta questa vicenda che cominciò durante la scorsa legislatura e continua a protrarsi, sia che nè il precedente governo, nè l'attuale abbiano tirato fuori gli attributi utilizzando una combinazione di deterrenti e vantaggi che scoraggino certe politiche aziendale nel nostro paese, al contrario di quanto fanno invece i governi di altri paesi.

Susanna ha detto...

L'Italia e' l'unico paese europeo a cui non interessa che le aziende impiegate nei settori strategici di sviluppo tecnologico le vengano scippate dalle multinazionali.
Aziende italiane (statali e non) mal gestite vengono vendute per quattro soldi a multinazionali straniere che entrano nel mercato italiano e poi spostano le sedi di ricerca e produttive nella propria terra di origine oppure in India e Cina.
Almeno in Germania, quando una multinazionale chiude una sede, deve restituire allo Stato i finanziamenti che ha ricevuto. In Italia invece, le multinazionali prendono i finanziamenti statali e poi chiudono lo stesso; in pratica fanno quello che vogliono e nessuno le ostacola.
Inoltre ogni anno l'azienda manda in prepensionamento moltissime persone brave ed efficienti che non hanno nemmeno 60 anni, gravando enormemente sulle casse dello Stato. In pratica le aziende si arricchiscono a spese dello Stato e poi mettono anche i lavoratori in cassa integrazione...

|| alter || ha detto...

sono un ex dipendente che ha lasciato due anni fa per cambiaree andare all'estero.
purtroppo il mercato delle TLC e questo a livello europeo. finnici e tedeschi cercano di salvaguardare i loro centri... ma il mercato spinge a spostare R&D verso india/cina est... dove ci sono ing validi (senza la qualita degli europei) desiderosi di giocare le loro carte. agevolati dal basso costo.
non e questo il momento di intavolare una discussione su se sia redditivo per la ditta fare cio' perdendo in qualita del lavoro o se sia etico... personalmento considero che il lavoro vada salvaguardato...ma anche non bisogna vietare a paese emergenti si avere anche la loro possibilita di ricchezza.
quello che andrebbe fatto sarebbe creare un'alternativa per i dipendenti. il governo dovrebbe dare agevolazione alla creazione/acquisto del sito per fare altri servizi a valore tecnologico aggiunto e vedere se cosi si resta sul mercato. ovviamente agevolazioni vincolate a certi comportamenti seri.
scandalosi e che non se ne parli a livello politico nazionale o nei programmi televisivi. e della sede di cassina che se ne fara?

Ingegnere ha detto...

E' uno schifo che realta' imprenditoriali e tecnologiche come quella di NSN Cinisello vengano lasciate allo sbando e mandate a morire.

L'eccellenza della ricerca italiana in campo telefonico rappresentata dalla ex-Siemens di Cinisello DEVE essere salvaguardata come bene strategico dalla Regione Lombardia e dallo Stato

Anonimo ha detto...

Quale e' la situazione attuale? So che gli eventi stanno precipitando e peggiorando. Ma le istituzioni cosa fanno? Fanno morire un centro di eccellenza invece di valorizzarlo. E si continua a parlare di futuro e di EXPO 2015?

Anonimo ha detto...

Ma e' vero che sta incominciando la Cassa Integrazione? Bisogna aiutare la ricerca in Italia e presto. La Nokia Siemens di Cinisello deve continuare nel Radio Mobile!

Anonimo ha detto...

Com'è che tutti si dimenticano di citare i soldi di incentivo che vengono proposti in cambio del fatto di lasciare il posto in una azienda che comunque chiuderà?
La normalità è che una azienda chiuda e basta, questa dice ai dipendenti di prendersi un numero considerevole di mensilità per lasciare il posto e mi risulta che il minimo offerto siano 23 mensilità, ventitre, ovvero quasi due anni pagati per stare a casa e cercare un altro posto di lavoro, proprio come fa chiunque altro (da sempre ed ancor più in questi tempi) resti a casa senza lavoro, ma normalmente senza un minimo di aiuto economico da parte dell'azienda. Cosa dovrebbe rendere NSN ed i suoi dipendenti più interessanti degli altri senza questo beneficio?
Parlatene degli incentivi, se non è solo ipocrisia.

Anonimo ha detto...

si, parliamo degli incentivi a lasciare, che i lavoratori nokia stanno rifiutando perchè preferiscono tenersi stretto il loro posto.

Anonimo ha detto...

Che i dipendenti stiano rifiutando è solo una mezza verità (e di conseguenza una mezza falsità), ma anche stessero così le cose, il rifiuto sarebbe per (cito) "tenersi stretto il loro posto di lavoro" che non ha modo di perdurare, in questo momento è realmente un volersi ostinare a coltivare un campo sterile, un mungere una bovina senza più latte; nel momento in cui si naufraga si può desiderare fortemente di tenersi stretto il cadavere di qualcuno che non si vuole perdere, ma bisogna rendersi conto che in questo modo si è destinati ad affondare e niente più.

Anonimo ha detto...

http://www.kijiji.it/annunci/altri-servizi/annunci-milano/sezione-italiana-della-nokia-siemens-con-ricercatori/1677172

Cosa non si deve fare per salvare il lavoro in Italia.............la Nokia aveva promesso di mantenere la ricerca in Italia e adesso dopo la cassa integrazione minaccia di chiudere la sede di Cinisello Balsamoù
Sara Moretti

Anonimo ha detto...

le 23 mensilità sono state citate nell'incontro di venerdì con il sindaco, il presidente della provincia e con il vice ministro. quindi nessuno ha paura di dirlo.

Anonimo ha detto...

E certo gli incentivi, per abbandonare la ricerca in Italia, e che senso ha?

Mantenere il posto di lavoro, certo e continuare a fare qualcosa anche in Lombardia e in Italia.

Ma vogliamo diventare tutte delle piccole aziende di consulenza con neolaureati a 1000 euro/mese. E che senso ha? Significa abbandonare del tutto una politica industriale italiana serai.

Certo uno si prende i 23 mesi e poi che fa? Mi sa che chi contesta i dipendenti nokia lo fa in malafede (invidia) e alimenta una guerra tra poveri. Invece di considerare questo approccio come dovuto ad ogni lavoratore che si fa, si criticano i dipendenti che vogliono lavorare e mantenere un minimo di competenza in un campo che non sia il fare tool per i negozi.

La pubblicita' ossessiva di questi anni sul liberismo sembra avere fatto i suoi effetti, peccato che i liberisti (come le banche) chiedono poi soldi allo Stato. Quando lo fanno i lavoratori per la loro sussistenza e non il superfluo sembra una eresia.

Uno ha detto: "La normalità è che una azienda chiuda e basta, ", ma stiamo scherzando? Si sanno quanti soldi le aziende hanno preso allo Stato? Che rispettino i loro impegni e che lo Stato non deupaperi la realta' produttiva dando in mano a piccole aziende una realta' che deve competere in ambito mondiale (e si badi: in India e Cina gli Stati intervengono e in modo decisivo).