NEWS

domenica 17 luglio 2011

TRE VOLTE NO CONTRO UN GOVERNO BANCAROTTIERE E TRUFFALDINO



L’Italia dei Valori si è assunta la responsabilità di permettere che questa manovra economica venisse al più presto in discussione alla Camera. Una responsabilità che tutte le opposizioni si sono assunte, ma che non si è assunto il governo.....per ridare credibilità al nostro Paese...E’ un governo stabile solo per mantenere le poltrone
E allora noi abbiamo dato un voto contrario a questa manovra. E l'abbiamo fatto per un motivo molto semplice: perché è iniqua, è ingiusta
E’ una manovra che cancella il fondo per la non autosufficienza, che riduce i diritti ai disabili, ripristina i ticket sulla salute, taglia nove miliardi agli enti locali mettendoli in condizione di non poter fare le cose necessarie per la sopravvivenza delle comunità locali.
Perché sapete chi ci guadagna dalla manovra che hanno fatto? Ci guadagnano innanzi tutto gli evasori fiscali (300 miliardi di euro di evasione ogni anno), ci guadagna tutto quel mondo dell’economia sommersa(oltre 500 miliardi l’anno.
Noi l'abbiamo detto: eliminate le Province, abolite i rimborsi elettorali ai partiti, i contributi all’editoria, togliete le auto blu e non riducete soltanto le cilindrate. Sopprimete le comunità montane, i consorzi di bonifica, le circoscrizioni, bloccate le consulenze, togliete 25mila consiglieri di amministrazioni nelle 7mila società partecipate dagli enti locali e metteteci un amministratore unico, sopprimete le rappresentanze delle Regioni all’estero, fate pagare un contributo di solidarietà almeno del 7% a quegli evasori fiscali che avevano nascosto i soldi all’estero e che con appena il 4% per oltre 100 miliardi li hanno riportati in Italia.
Riducete le spese militari: perché avere comprato, spendendo 15 miliardi di euro, 135 bombardieri? A che ci servono 135 bombardieri?
Per questa ragione noi diciamo tre volte no: no a questa manovra economica iniqua e ingiusta. No a questo governo screditato, incapace e truffaldino. No, infine, e lasciatemelo dire, al tentativo che si vuole fare, attraverso finti governi tecnici o di emergenza, di salvaguardare le poltrone rimanendo qui a scaldare la sedia mentre il Paese brucia.

Nessun commento: